Il sistema MBR (Membrane BioReactor) è un impianto di depurazione biologica delle acque che consiste nella combinazione del processo tradizionale di depurazione a fanghi attivi e di un sistema di separazione a membrana (generalmente microfiltrazione o ultrafiltrazione) che sostituisce il normale sedimentatore secondario. Tale sistema presenta il vantaggio di raggiungere elevate concentrazioni di fango attivo nei reattori biologici (10-15 kgSS/m3), insostenibili per i sistemi tradizionali. L’utilizzo delle membrane al posto del sedimentatore evita inoltre eventuali fuoriuscite di fango, molto frequenti negli impianti industriali spesso soggetti a varie problematiche (variabilità delle portate istantanee con conseguente incremento del carico idraulico superficiale, presenza di fanghi leggeri, bulking da batteri filamentosi , ecc..).
Il refluo, a seguito dei pre-trattamenti, viene convogliato alla vasca a fanghi attivi, all’interno della quale, come negli impianti di depurazione tradizionali, avviene la degradazione della sostanza organica. Nella configurazione side-stream il refluo viene poi inviato al sistema esterno di filtrazione, mentre nella configurazione a membrane sommerse il refluo viene aspirato attraverso le membrane filtranti. Il permeato (il liquido filtrato che passa attraverso le membrane) viene successivamente convogliato ad un sistema esterno di disinfezione, ad un trattamento ad osmosi inversa, oppure direttamente allo scarico, in funzione degli obiettivi richiesti. Durante il processo di depurazione un flusso intermittente d’aria viene introdotto dalla parte inferiore del modulo contenente le membrane per prevenire il deposito di fango sulle stesse e contrastare in questo modo l’intasamento delle membrane. Affinché le membrane si mantengano efficienti nel tempo viene periodicamente previsto il loro contro-lavaggio (lavaggio in controcorrente) che permette il distacco completo del materiale depositatosi sulla loro superficie. Il fango prodotto durante il processo di depurazione a membrana, avendo un’età elevata e una bassa concentrazione di carico organico, risulta ben stabilizzato e può essere inviato allo smaltimento senza essere sottoposto ad ulteriori trattamenti di stabilizzazione biologica.
Per contro i sistemi MBR determinano, ancora oggi, costi di investimento complessivi leggermente superiori ai sistemi tradizionali e necessitano di un maggior consumo di energia elettrica in ordine di esercizio.